Comunità di energia rinnovabile (CER)
Comunità di energia rinnovabile
(Energy Communities)
Una comunità di energia rinnovabile (CER; in inglese Renewable Energy Community, abbreviato REC), anche detta comunità energetica rinnovabile o, in maniera semplificata, comunità energetica, è un gruppo di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l'energia prodotta da fonti rinnovabili.
L'auto-consumatore di energia rinnovabile è definito, a livello europeo, come un cliente finale che produce energia elettrica da fonti di energia rinnovabile (abbr. FER) per il proprio consumo e che può immagazzinare o vendere questa energia autoprodotta purché questa attività non costituisca l’attività commerciale o professionale principale del soggetto.
L'auto-consumo collettivo, secondo l'Art. 2, punto 15 della Direttiva UE 2018/2001 (RED II), è l’estensione del concetto di auto-consumatore a livello di edificio/condominio: “un gruppo di almeno due auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e abitano nello stesso edificio o condominio”.
La comunità di energia rinnovabile è, a sua volta, un’estensione dell’autoconsumo collettivo a livello di distretto/vicinato. Prevede la partecipazione su base volontaria di soggetti molteplici, che attraverso la sottoscrizione di un contratto collettivo costituiscono un soggetto giuridico diventando azionisti o membri della comunità costituita.
Diritti e doveri delle comunità energetiche
La direttiva RED II specifica i diritti e doveri delle CER come entità giuridiche riconosciute, ma anche il ruolo che queste sono chiamate a svolgere all’interno della visione europea di transizione energetica.
In particolare, l’Articolo 22, stabilisce che le CER:
hanno diritto di produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia rinnovabile;
possono scambiare l’energia rinnovabile prodotta e accedere a tutti i mercati dell’energia elettrica, direttamente o come aggregazione;
sono aperte a tutti i consumatori, comprese famiglie a basso reddito o soggetti vulnerabili;
beneficiano di procedure eque (proporzionate e trasparenti) e gli oneri di rete debbono tener conto dei costi sostenuti e garantiti sulla base di un'attenta analisi costi-benefici a cura delle autorità nazionali competenti.
Inoltre, gli stati membri sono chiamati a fornire sostegno e promozione alle CER, per il loro sviluppo e la loro diffusione, garantendo anche una competizione alla pari con altri partecipanti nei mercati energetici.
A chi si riferiscono
Le possibilità di configurazione di una CER sono determinate dalla legislazione dei singoli stati membri, nel rispetto della direttiva europea. Sebbene sussistano delle differenze nelle varie declinazioni della direttiva tra gli stati membri, è riconosciuto l'accesso alla partecipazione ad una CER a tutti consumatori di energia.
Utenti
I membri di una comunità energetica rinnovabile sono differenti dai soggetti che possono genericamente configurarsi come autoconsumatori di energia rinnovabile o autoconsumatori collettivi. Questo perché lo schema di una CER è indirizzato alla dimensione di vicinato: si riferisce a cittadini che abitano nello stesso quartiere o in quartieri limitrofi. I soggetti, per costituire una comunità energetica possono consociarsi tra loro e/o insieme ad altri utenti della rete elettrica (ad esempio, negozi, scuole ed ospedali) presenti nell’area, per produrre e consumare energia rinnovabile.
In generale, le condizioni essenziali per essere membri di una comunità energetica sono tre:
- la vicinanza dei soggetti agli impianti FER;
- i membri devono essere persone fisiche, PMI o autorità locali;
- gli obiettivi della CER sono di carattere ambientale e/o sociale.
Inoltre, i soggetti membri devono garantire ai clienti finali il diritto di partecipare alla CER, ma al contempo la possibilità di svincolarsi in qualsiasi momento.
Le motivazioni per costituire o partecipare ad una CER possono riferirsi a differenti livelli di beneficio: ambientale, sociale o anche esclusivamente economico. Da un punto di vista economico la comunità può produrre benefici per i membri, purché le attività svolte dalla comunità non costituiscano la principale attività commerciale dei partecipanti.
In alcuni stati, come l'Italia, possono essere membri della comunità, quindi avere accesso ai meccanismi di incentivazione dell'energia, soltanto alcune categorie di utenti. Ciò, tuttavia, non esclude una partecipazione indiretta alle attività di produzione, vendita e condivisione dell'energia da parte di quegli attori che non possono essere membri della CER.
Nelle prime esperienze di comunità energetiche i promotori di queste iniziative sono stati gli stessi privati cittadini, le associazioni di quartiere, gli amministratori di condominio, le pubbliche amministrazioni locali, ma anche le università e le associazioni socio-culturali presenti sul territorio.
Configurazioni
Le configurazioni prevalenti prevedono l'utilizzo dell'infrastruttura esistente (ad esempio, la rete elettrica pubblica), conformemente a quanto suggerito dalle direttive. Alcuni esempi di infrastrutture di rete private sono presenti in Europa, ove concesso dalla legislazione locale. In questi casi, l'intera infrastruttura è gestita dalla comunità e, spesso, è concessa da sandbox regolamentari (ad esempio, grandi impianti industriali, progetti sperimentali).
Le comunità energetiche in Italia
In Italia, le comunità energetiche rinnovabili costituiscono uno dei possibili meccanismi di autoproduzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili a livello locale e sono disciplinate dalle leggi di recepimento delle direttive europee. In Italia peraltro esiste già storicamente un concetto di organizzazione locale per la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica. I meccanismi di incentivazione dello schema delle CER, insieme a quello dell'autoconsumo collettivo, sono regolati sulla base di provvedimenti attuativi redatti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), ed erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attraverso apposite regole tecniche. Esse rappresentano una delle possibili configurazioni per l'autoconsumo diffuso definite dal Testo Integrato dell'Autoconsumo Diffuso (TIAD), Allegato A alla deliberazione 727/2022/Reel, ovvero:
Auto-consumo Individuale Auto-consumatore individuale di energia rinnovabile “a distanza” con linea diretta che sceglie il trattamento previsto per l’autoconsumo a distanza su rete di distribuzione
Auto-consumatore individuale di energia rinnovabile “a distanza” che utilizza la rete di distribuzione
Cliente attivo “a distanza” che utilizza la rete di distribuzione
Auto-consumo Collettivo Gruppo di auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente
Gruppo di clienti attivi che agiscono collettivamente
Comunità Energetica Comunità energetica rinnovabile o comunità di energia rinnovabile
Comunità energetica dei cittadini
CER e transizione energetica
Le CER si inseriscono in un quadro di transizione energetica, definito attraverso piani strategici nazionali (vd. PNIEC, PNRR), al fine di allinearsi agli altri stati europei nel raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia di energia, emissioni e sviluppo sostenibile.
In particolare, iI Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) del 2020 cita le CER tra gli strumenti che l'Italia vuole mettere in campo per portare avanti una transizione energetica verso la decarbonizzazione e la decentralizzazione del sistema energetico. In particolare, nel PNIEC è espressa l’intenzione di esplorare le modalità con cui gli impianti FER in schemi di autoconsumo e CER possano essere uno strumento valido per contrastare la povertà energetica, per sostenere le economie dei piccoli comuni sfruttando le risorse locali, per evitare inefficienze nell'implementazione della rete nazionale e valorizzare la rete elettrica esistente.
CERS: le comunità di energia rinnovabile solidali
Una Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) è un modello di organizzazione collettiva che permette a cittadini, imprese e enti locali di produrre, condividere e utilizzare energia da fonti rinnovabili attraverso la gestione partecipata di impianti comuni. Tale comunità promuove la sostenibilità energetica, la riduzione delle emissioni di CO₂ e il contrasto alla povertà energetica, favorendo al contempo l'autonomia energetica territoriale e l'inclusione sociale.
Le CERS possono essere costituite sotto diverse forme giuridiche, tipicamente associazioni, cooperative o enti del terzo settore, e operano sulla base della normativa europea e nazionale in materia di energia e autoconsumo collettivo.
La gestione partecipata della comunità prevede generalmente un processo democratico di decisione, garantendo a ogni membro la possibilità di contribuire alle scelte strategiche e operative. Inoltre, molte CERS sviluppano progetti di solidarietà, destinando parte dell'energia prodotta a sostegno di fasce sociali vulnerabili o di iniziative locali di rilevanza sociale e ambientale.